Guida pratica per chi comincia a scommettere

Perchè la SEO italiana sta facendo un po' schifo (e quasi se ne vanta)



Questo articolo potrebbe essere considerato provocatorio da alcuni, ma descriva una situazione ormai radicata e che sto vedendo coi miei occhi. Partiamo da questo, sono un SEO italiano non troppo noto ma insomma, ho lavorato per siti anche grossi in passato e ci potete credere sulla parola, senza dare indizi volti a favorire un'identificazione personale, cosa che non mi interessa fare (potrei essere addirittura UNA SEO, dato che siamo note per saper fare anche altro a parte essere carine e stirare le camicie, sapete com'è). SEO per me è arte, un po' di tecnicismi necessari, creatività, fantasia, ma anche capire la psicologia del cliente e provare a venirgli incontro. Non accetto consulenze malposte, ad esempio, della serie uno che mi chieda la "garanzia" di finire in prima pagina o accetti di pagare "a condizione che", è la prima gente da eliminare dalla rubrica perchè sono lavori destinati a degenerare.

Non voglio che questa cosa diventi un discorso ad personam, o che qualche guru riprenda le mie parole e giù tutti a giudicare, a sputtanarmi,a  dire che dovrei tornare a lavare i piatti o a fare il dottor Precisetti. Basti dire che ho manifestato il mio dissenso contro un certo modo di "lavorare", e solo in alcuni casi (i miei attuali clienti, per capirci) sono stato capito (userò d'ora in poi un maschile del tutto asessuato, ndr).

Sono VOI SEO ITALIANI, avete presente V per Vendetta? Ecco, sono VOI, in questa fase, sono soprattutto voi: un consulente SEO medio che a volte gli gira giusta altre no, a volte incoccia i cattivi pagatori altre no, alcuni mesi arrivi sereno a fine mese, altri meno, e soprattutto dopo la pandemia non capisco più bene a che cosa si sia ridotta la link building. 

 Sì, quella di cui parlano tutti e che tutti dicono di saper fare, e poi magari ti rivendono i link sui siti indonesiani o cianno l'amico giornalista che gli pubblica qualsiasi cosa alla modica cifra di na millata d'euro, all'incirca (e secondo le medie che conosco). Il punto è che davvero non capisco cosa sia rimasto da discutere, a volte, non solo di link building ma anche di SEO in generale

Leggo domande nei forum e gruppi Facebook che considero imbarazzanti, e lo scrivo con tutta la sincerità e senza alterigia di alcun tipo: 

- gente che a rotazione chiede se funzioni meglio il sottodominio con la chiave di ricerca oppure scrivere nomedominio.com/chiavediricerca;

- gente che si interroga sui misteri della vita tipo se valga la pena o meno investire in link building su un sito con trust e DA esagerati, ma su cui vendono di tutto (e indovina un po'? È una presa per il culo, se linkano chiunque: prima o poi la mazzata arriva e tu hai buttato i soldi)

- gente che a rotazione chiede se la keyword density debba essere superiore o inferiore al 4%;

- gente che chiede se qualcuno gli fa gratis un software per scrivere articoli gratis o fare article spinning, senza manco sapere cosa sia GPT-3;

- gente che si interroga ancora sull'H1, sul title, sul tag;

- gente che a rotazione chiede analoghe amenità, cerca ancora su Google "migliori SEO" facendo finta di non sapere che quei posizionamenti sono nel 95% dei casi pagati da chi, bontà sua, arricchisce gente che si trova prima per caso;

- gente che ancora pensa alla SEO come ad un trucchetto, un sotterfugio per aggirare GOogle, senza pensare che non sono questa mentalità è da bambini che si sentono onnipotenti ma che probabilmente non è mai esistito che la gente lavorasse così, se non nelle urban legend di cui la SEO è zeppa fino al midollo

- gente che vuole i link dofollow adducendo motivazioni legate al succo di frutta juice di link, perchè signora mia sponsored non servono a nulla, e sono talmente tonti che gli REGALI un nofollow o sponsored da un sito con ZA 90 NON SE LO PRENDONO MANCO SENZA PAGARE

- gente che ha email fake con cui ti scrive in inglese stentato, imbastendo trattative a 50$ in media per provare poi a rivendere quei siti al triplo

Per esempio, io qualche giorno fa ho fatto un esperimento sociale: cercavo contatti per link building, gente interessata seriamente alla cosa, e li ho contattati con una semplice offerta via email. Della serie, non nascondiamoci dietro account pakistani, parliamoci chiaro e compratevi un pacchetto da resellare, non che mi scrivete con la mail di Ciccio Pasticcio sperando che vi faccia lo sconto. 

 Bene, ho constatato che la mia offerta non è stata considerata più di tanto. La mia offerta presentava un network editoriale con redazione, piano editoriale, siti veloci e di qualità, insomma dato che i guest post ne richiedono in media una decina a settimana ho pensato di proporli per la rivendita o reselling, cosa che non amo ma comunque fenomeno che voglio abbracciare senza isterismi. 

 Sapete cosa è successo? Ve lo spiego in due parole.

Su venti email inviate ad agency e link builder ben posizionati su Google da mesi, ha risposto solo un 15-20% in tutto (il che indica che l'offerta non era "accettabile" dal loro punto di vista, implicitamente: fatti salvi i casi patologici in cui la gente risponde alle email dopo 6 mesi o si aspetta le cose gratis, infatti, se gli avessi offerto qualsiasi sito del mio network a 10 € sono certo che sarei sommerso di richieste. Ma vi pare modo di lavorare, 'tacci vostra? D'accordo che piace a tutti risparmiare, ma poi non piangiamo quanto Google bastona i siti, li toglie dal suo indice o li porta a ZA 1 da un giorno all'altro, è semplice, se fate cagare come lavorate e pensate solo a risparmiare il giocattolo si rompe, ha ragione da vendere nel farlo) 

Chi mi ha risposto, quei pochi, sono i contatti con cui lavoro abitualmente o lo farò nel prossimo futuro, che comunque hanno mostrato un barlume di interessamento, a parte uno che è caduto dal pero dicendomi che in realtà quei siti glieli vendeva già un altro (!), alchè faccio notare che quei siti ERANO I MIEI e boh, ho riso tanto, e questo mi ha promesso "provvedimenti" non meglio specificati (mentalità rancorosa e vendicativa sono requisiti basilari per lavorare in qualsiasi azienda e davanti a qualsiasi computer in Italia, temo).

E mi sono rivolto a quelle che sono plausibilmente i "migliori" sul campo (ahahahahahahahahha), per quanto Google non consideri troppa gente valida e valgano solo criteri un po' beceri per il ranking dei professionisti. Figuriamoci gli altri come stanno, ho visto gente che seriamente offre consulenze SEO ma ti fa anche da fonico, se dovesse servire, il tutto nella stessa pagina.

Questo articolo potrebbe essere considerato provocatorio ma racconta solo la mia verità, V per Verità, e adesso vado, così poco tempo e così tanti cialtroni da ghostare o sfanculare all'istante.